Firenze, turista denuncia la disavventura in taxi: "Sulla ricevuta c'è una voce assurda"

Un turista straniero in visita a Firenze ha denunciato all'Unione Nazionale Consumatori la sua disavventura in taxi: cosa è successo al viaggiatore e cosa ha trovato sulla ricevuta.

I tanti turisti stranieri che visitano il Belpaese, spesso, si muovono in taxi per raggiungere i luoghi di interesse, gli aeroporti, gli hotel e le stazioni. Purtroppo, però, non sono rare le disavventure e i disservizi che minano l'immagine del nostro Paese agli occhi del mondo. L'ultimo racconto di questo genere ci arriva da un turista di non meglio specificata nazionalità che, in lingua inglese, ha denunciato l'incresciosa situazione che lo ha visto protagonista.

Il reclamo, nel tentativo di ricevere una mano, è stato condiviso sul sito dell'Unione Nazionale Consumatori. La storia, stando alla testimonianza del turista, risale al 16 maggio scorso. Verso le 19 di sera, il viaggiatore ha chiamato un taxi che da Piazza della Repubblica lo avrebbe dovuto portare a un ristorante a Osmannoro, nei pressi dell'aeroporto di Firenze. Quando il viaggiatore è arrivato a destinazione e ha dovuto pagare la corsa, ha ricevuto una spiacevole sorpresa.

Firenze, turista denuncia la disavventura in taxi: "Sulla ricevuta c'è una voce strana"
La denuncia del turista, in lingua inglese, sul sito dell'Unione Nazionale Consumatori

Disavventura in taxi a Firenze: la ricevuta contestata dal turista

Innanzitutto, la turista ha fatto notare che c'è qualcosa di sbagliato nel prezzo della corsa. Infatti, il taxista ha comunicato un costo totale di 52 euro quando, di solito, il turista ha sempre pagato all'incirca 20 euro per la stessa tratta. Circa 30 euro in più, quindi. Sulla ricevuta, inoltre, il turista ha trovato una voce molto strana. Infatti, il taxista ha fatto pagare il sovrapprezzo per la prenotazione tramite chiamata telefonica. In realtà, però, la turista ha usato un servizio diverso. Infatti, ha semplicemente chiamato il numero indicato allo stazionamento dei taxi di Piazza della Repubblica, senza prenotare nessuna corsa. A causa di ciò, il turista chiede un rimborso per la tariffa extra che è stata illegittimamente calcolata nel costo finale della corsa, nonché di sanzionare il tassista scorretto.

Ovviamente, questa è solo la versione del turista. Non disponiamo della testimonianza del tassista e non possiamo confermare che le cose siano andate effettivamente. Di certo, non è una novità leggere storie del genere. Sono diversi i casi di tassisti che se ne approfittano degli ingenui turisti. In generale, il settore dei tassisti sta vivendo un periodo tutt'altro che semplice. La pressione delle multinazionali che cercano di entrare nel mercato, da un lato, la necessità di aumentare il numero di licenze, dall'altro, sta mettendo sotto pressione il comparto.

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