Sale sul taxi e trova un cartello assurdo: "Non ci si può fidare più di nessuno"

Sono tante le persone che per spostarsi utilizzano i taxi. Ovviamente la maggior parte di loro sono concentrati nelle grandi città, ma se ne possono trovare più o meno in tutti i centri dello Stivale. A una persona è capitato di trovare all’interno del taxi un cartello strano, per certi versi assurdo: cerchiamo di capire di cosa si tratta.

In Italia è stata riscontrata una carenza di taxi. Per questo motivo il governo l’anno scorso aveva varato le licenze temporanee e aveva aperto alla possibilità di aumentare del 20% il numero dei mezzi disponibili nei capoluoghi e nelle città in cui si trovano gli aeroporti internazionali. Ma bisogna considerare anche che i tassisti al giorno d’oggi devono guardarsi dalla concorrenza dei servizi di car sharing e degli ncc.

Il turista ed il cartello esposto sul taxi

Le auto che offrono il servizio di noleggio con conducente in alcune città sono numericamente più presenti rispetto alle auto bianche. L’arrivo di nuove licenze non farebbe altro che aumentare la concorrenza in un settore che sembra decisamente complicato. E poi può capitare che ci siano alcuni tassisti che, comportandosi in modo poco trasparente, rischiano di macchiare l’immagine di un’intera categoria.

Un turista, dopo essere arrivato in una grande città italiana, per spostarsi ha deciso di prendere un taxi. Una volta accomodatosi sul sedile di dietro, si è reso conto che sullo schienale del posto del conducente è stato appiccicato un cartello che recita Corsa minima 10 euro. Questo significa che solo per essere salito sull’auto , a prescindere dalla distanza da percorrere, il turista dovrà pagare a quel tassista almeno dieci euro.

Sale sul taxi e trova un cartello assurdo: "Non ci si può fidare più di nessuno"
Il cartello esposto sul taxi mostrato dall'avvocato Massimiliano Dona sui social

Ma quel cartello, come ricorda anche l’avvocato Massimiliano Dona in un suo video pubblicato sulla piattaforma di Instagram, può essere tranquillamente definito assurdo e fuori luogo. Prima di tutto, gli importi minimi non possono essere fissati dal tassista: è un compito che spetta al Comune. E poi l’unico cartello che deve essere ben visibile sulle auto bianche è quello relativo alle tariffe: la loro esposizione sul mezzo è obbligatoria.

A cosa fare attenzione quando si sale a bordo e quando si paga

Bisogna dire che il turista che ha segnalato la cosa è stato molto più attento del cliente medio. Di solito chi usufruisce di questi servizi non bada a queste cose e spesso non butta neanche un occhio al tassametro. Eppure quello è l’unico strumento che il cliente ha per rendersi conto di quale sarà la somma da pagare a fine corsa. Purtroppo, come detto, qualche tassista usa degli stratagemmi per rendere la transazione poco trasparente.

C’è chi dice che il tassametro è rotto e quindi non lo mostra al cliente, ma c’è anche chi applica una maggiorazione al conto finale se il pagamento viene effettuato con bancomat o con carta di credito (è una cosa illegale). Per evitare spiacevoli conseguenze, il consiglio degli esperti è quello di pagare attraverso le applicazioni oppure utilizzando un sistema tracciabile (ad esempio la carta di credito). In questo modo, se si scopre qualcosa di losco, c’è la possibilità di dimostrare quanto è stato realmente pagato.

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