Vivere a New York mangiando gli avanzi? Ecco come va a finire: "Pensavo peggio"

Il recupero degli avanzi è una pratica molto importante. Bisognerebbe cercare in tutti i modi di evitare lo spreco di cibo, che dà il via ad una serie di conseguenze negative. Al di là di quelle etiche, ci sono quelle relative all’impatto ambientale che sono davvero importanti. Ma è possibile vivere a New York mangiando avanzi? Un italiano ci ha provato ed il risultato è stato migliore del previsto: scopriamo come è andata.

La tecnologia ci accompagna in ogni momento della giornata. Per tante persone, il display del telefono è la prima cosa che si vede al mattino e l’ultima cosa che si vede alla sera. Non c’è quindi da stupirsi del fatto che in questi anni siano state sviluppate applicazioni di ogni tipo. Ne è stata sviluppata anche una che permette di acquistare a prezzi ribassati i prodotti alimentari che, pur essendo ancora buoni, sono destinati ad essere buttati.

È possibile vivere a New York mangiando solo avanzi?

Sulla carta, quello che permette di fare questa app è davvero una gran cosa: chi compra il cibo risparmia qualcosa (anche se non sa esattamente cosa deve aspettarsi), chi vende ha un guadagno più basso rispetto al prezzo pieno, ma comunque più alto di quello che otterrebbe buttando i suoi prodotti. E poi si limitano gli sprechi. Lorenzo Prattico ha testato il sistema per vedere se il suo funzionamento pratico è all’altezza della bontà dell’idea che c’è alle sue spalle.

 

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Dopo aver mangiato per un giorno intero solo gli avanzi presi dai locali di Milano, l’influencer ha replicato l’esperimento anche a New York: vediamo cosa è riuscito a comprare e quanto ha speso. Si parte con la colazione, che viene presa ad un bar della stazione della metropolitana. Nel sacchetto che ha pagato 5,49 dollari ha trovato una sorta di brioche salata al formaggio, un muffin al mirtillo e due muffin pieni della famosa crema spalmabile alla nocciola.

La colazione non si può dire completa se non si mangia anche qualcosa di salato: il locale scelto è specializzato in cucina del Pakistan, dell’India e del Bangladesh. Pratt ha pagato poco più di cinque dollari per avere un pacchetto contenente il chapati (una sorta di piadina) non particolarmente buona, un'ottima vaschetta di pollo e riso e le verdurine al curry, gustose anche se forse un po’ troppo piccanti.

Colazione, pranzo e cena: come è andato l’esperimento dell’influencer italiano

Per il pranzo la scelta è ricaduta su un food truck, quello che Pratt definisce poeticamente lo zozzone sul furgone. Gli viene dato un panino con (forse) salsiccia, senza sapore, e altri due panini, sempre riempiti con carne non particolarmente buona, ma comunque accettabile. Il pranzo si conclude con una merendina al cioccolato in formato gigante. Non esattamente un pasto gourmet, ma alla fine per 5,49 dollari non si può pretendere di più.

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Gli avanzi mangiati a New York dall'influencer italiano. Fonte: Instagram

La giornata mangiando gli avanzi dei locali di New York prosegue con un’altra tappa. È costata 5,44 dollari presso un locale specializzato in empanadas e altre ricette sudamericane ed è davvero abbondante. C’è una maxi porzione di riso con fagioli, un po’ di carne poco saporita e un po’ di verdurine. La cena invece è più leggera: per 4,34 dollari è arrivata un’insalatona con pollo e riso. L’esperimento è andato bene, meglio che in Italia: Pratt non si è mai sentito fregato dagli avanzi ricevuti a New York!

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