"Ci credo che non trovano nessuno", il compenso degli scrutatori per le elezioni europee a Milano indigna il web

Un utente del web si è sfogato sul compenso (ritenuto troppo basso) destinato agli scrutatori che lavoreranno a Milano in vista delle imminenti elezioni europee di sabato 8 e domenica 9 giugno. 

Questo weekend gli italiani saranno chiamati alle urne per eleggere i propri rappresentati al Parlamento Europeo. In Italia saranno migliaia i seggi elettorali aperti per questa importante occasione. A Milano, dove sono stati allestiti 1.248 seggi in 146 scuole della città, però, c'è carenza di scrutatori. In totale, il Comune necessita di circa 5.000 scrutatori e 1.250 presidenti di seggio. I cittadini milanesi potevano fare domanda fino a giovedì 6 giugno per ricoprire questa posizione ma, a quanto pare, non si sono fatti avanti in troppi. Così, a poche ore dall'apertura delle urne non tutti i seggi risultano scoperti.

Eppure, le candidature sono aperte a tantissime persone: basta essere maggiorenni e in possesso della cittadinanza italiana. Sono i giovani, di solito, che per arrotondare decidono di sacrificare un weekend a questo lavoro di grande responsabilità e stancante. Infatti, gli scrutatori dovranno lavorare per ben 24 ore in 2 giorni lavorativi. Sabato 8 giugno dalle 15 alle 23 e domenica 9 giugno dalle 7 alle 23. In particolare, sarà domenica la giornata più impegnativa in quanto, quando chiuderanno le urne, bisognerà passare allo spoglio dei voti. Ma perché a Milano si sta facendo così tanta fatica a trovare scrutatori? La risposta ce la da un ragazzo che ha provato a candidarsi.

"Ci credo che non trovano nessuno", il compenso degli scrutatori per le elezioni europee a Milano indigna il web
L'annuncio sul sito del Comune di Milano per gli scrutatori e i presidenti. Fonte: comune.milano.it

Il compenso degli scrutatori a Milano per le elezioni europee: la testimonianza del giovane

"E poi si lamentano che non trovano scrutatori", ha commentato Gianluca sui social. Il giovane si è recato presso un seggio elettorale sito in Via Messina per reclutarsi come scrutatore ma quando ha scoperto il compenso ha cambiato idea. Infatti, il compenso per le 24 ore di lavoro in 2 giorni è di 110 euro. Ovvero, poco più di 4 euro all'ora. Cifra che aumenta a 56 euro per i seggi speciali. Insomma, il compenso è ritenuto troppo basso, anche dai giovani, e, per questo, c'è carenza di personale. A Milano, dove il costo della vita è più alto rispetto ad altre città italiane, il compenso viene percepito come ancora più basso.

Tuttavia, i compensi non vengono scelti dall'amministrazione comunale ma sono stabiliti per legge. E, rispetto agli anni passati, nel 2024 c'è stato anche un aumento del 15%. Inoltre, c'è anche da dire che fare lo scrutatore non è un lavoro vero e proprio. Si tratta di un dovere civico a cui dovrebbero essere spinti i cittadini che prevede soltanto un rimborso spese, come sottolineano molti utenti del web che cercano di far ragionare il giovane che si è sfogato sul compenso ritenuto troppo basso. E tu, cosa ne pensi di questa situazione?

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