"Cosa ci dice lo spessore della crema sulla bontà del caffè", prof di fisica mette le cose in chiaro

Molti esperti spiegano come lo spessore della crema di caffè sia un fattore da considerare per un buon caffè: ecco cosa invece dice la fisica. I dettagli illustrati dal prof e divulgatore Vincenzo Schettini.

È uno dei riti preferiti dalle famiglie italiane. Uno di quei piccoli gesti che, fin dalle prime luci dell'alba, scandisce mattine e pomeriggi per milioni di persone nel nostro Paese. In particolare al sud, dove secondo tanti non c'è giornata che inizi con il piede giusto senza un buon caffè. Come si fa, però, a dire che un caffè è buono? Secondo alcuni dipende dalla crema. Andiamo a vedere cosa dice la fisica a riguardo.

Bontà del caffè e spessore della sua crema: cosa avviene secondo la fisica

Il caffè è istituzione. In particolare a Napoli, dove ogni giorno se ne preparano diverse centinaia di migliaia. La tazzina è un'icona, resa celebre dalla moka e dal sapore. Nell'immaginario collettivo, poi, ricordiamo tutti il celebre incontro tra Lo Turco e Totò ne La Banda degli Onesti, quando al caffè si associano piacevoli momenti di compagnia e chiacchiericcio leggero.

Molti associano la bontà del caffè al fattore crema: più è spessa, maggiore sarà la bontà della bevanda. Ma è davvero così? Ce ne parla il prof di fisica più amato d'Italia Vincenzo Schettini. "Da un punto di vista scientifico la crema è un'emulsione di finissime particelle di caffè e microbolle di anidride carbonica", illustra l'esperto. "Le quali, attaccandosi a grassi e proteine che compongono il caffè salgono in superficie perché meno dense".

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L'esempio delle palline immerse in un liquido. Fonte: TikTok

È un po' quello che accade quando versi dell'acqua in un recipiente con delle palline: queste, infatti saliranno man mano che aumenta il contenuto del liquido. "Un buon caffè ha uno strato di crema regolare", sottolinea il professore di Fisica. "Se ci sono più proteine le bolle sono grandi e stabili". Dunque, la crema è spessa. Al contrario, in presenza di un maggior numero di grassi, le bollicine saranno più piccole e fragili e la crema sarà più sottile. I grassi infatti, al contrario delle proteine, abbassano la tensione superficiale.

In conclusione

Nel caffè come in ogni liquido le molecole si attraggono tra loro in tutte le direzioni "Ma quelle sul bordo sono attratte solo da quelle all'interno dalla forza della tensione superficiale". Minore è questa tensione, più facilmente le bolle della crema di caffè si romperanno. La scienza, dunque, ci dice che un buon caffè può avere o meno una crema densa, anche a seconda delle caratteristiche della miscela. Insomma, quello dello spessore della crema non è uno dei fattori principali da tenere a mente per giudicare se un caffè sia buono o meno.

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