Busta paga, se è presente questa voce il datore ti sta fregando: avvocato lancia l'allarme

Quando arriva lo stipendio la felicità di potersi finalmente godere i frutti del proprio lavoro è così tanta che a volte non si bada ad alcuni aspetti. Ogni lavoratore dipendente dovrebbe leggere con attenzione la sua busta paga (quando e se la riceve), perché al suo interno ci possono essere delle voci che non sono esattamente il massimo della legalità, come spiega l’avvocato.

La busta paga è quel documento che il lavoratore dipendente riceve dal suo datore di lavoro quando gli viene pagato lo stipendio. All’interno del documento vengono riepilogate diverse informazioni in merito alla retribuzione ed alla sua formazione lorda e netta. Ovviamente sono indicati anche altri dati relativi all’anagrafica del lavoratore ed alla sua posizione. Praticamente tutti non la leggono con attenzione, ma è un errore perché non tutti i datori di lavoro si comportano in modo trasparente.

La truffa delle false trasferte in busta paga

Ma quali sono i punti della busta paga a cui si dovrebbe riservare maggiore attenzione? Ce lo spiega in questo video l’avvocata Silvia Pettineo, esperta in materia di diritto del lavoro. Con i suoi video offre tanti suggerimenti utili ai lavoratori ed il suo profilo Instagram è seguito da circa trentamila persone. Il filmato in questione si concentra sulle false trasferte in busta paga: vediamo perché vengono indicate nel documento e perché possono essere un problema.

Nella maggior parte dei casi, dopo essersi accertati che la somma accreditata è più o meno sempre la stessa, i dipendenti difficilmente si mettono a leggere con attenzione la loro busta paga. È un errore, perché è importante sapere come si compone la propria retribuzione. Se non si fanno questi controlli, difficilmente si possono scoprire i magheggi messi eventualmente in atto dal datore di lavoro, che magari non hanno effetti sul momento, ma che in futuro possono essere penalizzanti.

L’illecito messo in atto dal datore di lavoro

In alcuni casi, infatti, tra le tante presenti nella busta paga si possono leggere le voci “trasferta” o “trasferta Italia”. Sotto queste voci viene fatta rientrare una parte della retribuzione oppure, come spesso accade a chi fa del lavoro supplementare, gli straordinari. Anche se alla fine lo stipendio ha lo stesso importo, il datore di lavoro che effettua questa manovra in realtà sta commettendo un illecito (nonché un reato penale) che avrà effetti futuri anche per il lavoratore.

busta-paga-il-documento-va-sempre-controllato-con-attenzione
Busta paga, il documento va sempre controllato con attenzione

Indicando una parte della retribuzione come trasferta, il datore di lavoro su quegli importi non paga le tasse. Ma non solo: non ci paga nemmeno i contributi. In altre parole, sta creando un danno contributivo al lavoratore, perché queste somme vanno a determinare un imponibile differente. In futuro, daranno quindi origine ad un assegno pensionistico più basso. Se il datore di lavoro si comporta così ed il lavoratore, dopo aver controllato la busta paga, si accorge della cosa, può ottenere il recupero contributivo denunciando il fatto all’INPS o all’ispettorato del lavoro.

Leggi anche: "Il datore di lavoro ti lascia a casa e ti scala le ferie? Ecco cosa puoi fare", il consiglio dell'avvocato

Lascia un commento