Fare la spesa sta diventando sempre più complicato per i consumatori: i prezzi negli ultimi anni sono schizzati alle stelle, quindi si deve fare ancora più attenzione nella scelta dei prodotti da acquistare. E poi bisogna conoscere la truffa del detersivo per riuscire a comprare al supermercato il flacone giusto, senza incappare in spiacevoli sorprese.
Per fortuna l’inflazione ha rallentato la sua folle corsa, ma quando si fa la spesa al supermercato si può notare che i prezzi di alcuni prodotti non seguono questo trend. Una recente indagine dell’Istat ha infatti dimostrato che le somme che i consumatori devono pagare per comprare alcuni articoli continuano a crescere in modo anomalo. Tra questi ci sono anche i detergenti per la pulizia della casa e dei capi di abbigliamento, ovvero i detersivi.
Il fenomeno della shrinkflation sui prodotti routinari
Tra i motivi che hanno portato a questi rincari c’è la cosiddetta shrinkflation, fenomeno che in italiano può essere tradotto come sgrammatura. In parole povere, sugli scaffali del supermercato i consumatori continuano a trovare al solito prezzo le confezioni dei loro articoli preferiti, ma al loro interno c’è una quantità di prodotto inferiore rispetto a quella a cui si era abituati in precedenza. La cosa drammatica è che questo fenomeno riguarda soprattutto i prodotti che vengono acquistati più frequentemente.
@massimiliano.dona Alcuni marchi ingannano i consumatori manipolando le dimensioni dei contenitori dei loro prodotti. Cibo, detersivi, tisane e altri articoli hanno subito la cosiddetta shrinkflation, mantenendo le confezioni originali per far sembrare agli acquirenti di ottenere ancora la stessa quantità di prodotto, quando in realtà non è più così. E poi se mi chiedete cosa si può fare concretamente sappiate che ho denunciato questi temi nella commissione d’inchiesta alla Camera dei Deputati e abbiamo lanciato una petizione per norme che vietino la sgrammatura: trovi il link in bio la tua firma è importante! consumatori shrinkflation voilosapevate sgrammatura supermercato
Come conferma anche l’avvocato Massimiliano Dona in un video registrato durante la trasmissione Mi manda Rai Tre e poi pubblicato sul suo canale TikTok, la sgrammatura riguarda proprio prodotti routinari. Sono quelle cose che si acquistano senza fare molto caso al loro prezzo al chilo perché si comprano praticamente tutti i giorni. La carta, le tisane ed i biscotti sono solo alcuni esempi, ma è clamoroso il caso del salmone: la confezione è sempre la stessa, ma la quantità di pesce che vi è all’interno è solo quella visibile nella “finestrella”.
La truffa del detersivo: l’avvocato Dona spiega come difendersi
E poi c’è il caso della truffa del detersivo. Molte persone hanno il loro detergente preferito: lo acquistano da anni perché ne sono soddisfatti, quindi quando fanno la spesa al supermercato prendono il flacone dallo scaffale e lo mettono nel carrello quasi in maniera automatica. Ma qualcuno durante questa operazione si è accorto che l’oggetto è decisamente più leggero rispetto al passato. L’avvocato ci spiega che tanti consumatori, per evitare fregature, hanno imparato a fare una cosa prima di procedere con l’acquisto.
Mettono il flacone del detersivo in controluce, in modo da rendersi conto di quanto sia “più vuoto” il contenitore. Il fatto che la confezione abbia sempre le stesse dimensioni e che per prodotti di questo tipo si fa meno attenzione a quello che è il reale prezzo al chilo fa sì che le vittime di questa truffa siano tantissime ogni giorno. Il consumatore, quindi, deve stare più attento quando fa la spesa, mentre l’avvocato Dona si sta impegnando sul tema presentando una denuncia alla Camera dei Deputati e lanciando una petizione per introdurre delle regole che portino al divieto di sgrammatura.