La pizza è simbolo di italianità in tutto il mondo, ma può essere considerata un piatto universale, amato in ogni angolo del pianeta. Non tutti però seguono una ricetta che si avvicini a quella originale: la pizza in Thailandia non è esattamente come quella a cui siamo abituati nel Bel Paese!
Tantissimi italiani quando viaggiano all’estero non resistono alla tentazione di concedersi una pizza. È una scelta che può essere presa per diversi motivi. La voglia di qualcosa di familiare, la diffidenza nei confronti del cibo locale, la curiosità di scoprire come viene reinterpretato questo grande classico della cucina italiana. A volte però quello che viene portato in tavola non si avvicina neanche lontanamente alla pizza tradizionale.
La pizza in Thailandia, il regno dello street food
Nicola Jiang un influencer molto apprezzato: con i suoi video mostra ai followers alcuni aspetti della cultura dei paesi stranieri. Spesso si concentra sulla cucina, in particolar modo quella dei Paesi asiatici. Il profilo TikTok del pesarese è molto seguito (sta viaggiando verso il milione di iscritti) ed è un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti del turismo culinario. Ma tra tante prelibatezze si nasconde anche qualche piatto decisamente meno riuscito.
@nicolajiang Pizza da €0,60 in Thailandia🍕 #streetfood
È il caso della pizza presa da Nicola in Thailandia. Da queste parti lo street food va fortissimo: nei mercati si possono trovare tantissime specialità tradizionali, ma anche svariati manicaretti internazionali. E la pizza di certo non può mancare! L’aspetto non è esattamente identico a quello delle pizze sfornate nei nostri ristoranti, ma di solito è un errore giudicare un cibo solo dall’aspetto. Ma in questo caso forse non lo è.
Prezzo bassissimo, ma il gusto è lontano da quello tradizionale
Nicola Jiang ordina un pezzo di pizza in Thailandia: la commessa prende il triangolo e lo inserisce nella vaschetta che consegna al suo cliente. C’è una cosa che salta subito all’occhio: la fetta ha uno spessore esagerato! Lo stesso influencer se ne accorge ed esclama “ma è gigante!”. Il prezzo del grosso trancio è di 25 Baht: la moneta thailandese vale poco più di due centesimi, quindi quello spuntino è costato solo sessanta centesimi di euro.
È spessa come la mia coperta invernale, dice Nicola quando toglie la fetta dalla confezione. Ad un’analisi visiva più approfondita si scoprono altre particolarità di questa pizza thailandese: non c’è crosta, quindi è una sorta di pane morbido, addirittura dolce. Sopra la pasta sono stati messi filetti essiccati di maiale, wurstel e una quantità esagerata di salsa, probabilmente maionese e ketchup. Un condimento un po’ casuale e non esattamente da manuale.
L’assaggio conferma i sospetti: la pasta è dolce, come una torta di pan di spagna. L’aspetto può ricordare quello di una pizza, ma le somiglianze con la versione originale si fermano qua. Alla fine della merenda, però, Nicola si rivolge alla commessa che le ha venduto il trancio e le fa i complimenti, poi, rivolgendosi verso la telecamera (e quindi ai suoi followers) fa sapere che tutto sommato non era così cattiva. Ma di certo non si trattava di una pizza.