Trova un verme nel sushi, ecco come riconoscerlo anche al ristorante giapponese: occhio al salmone

Trovare un verme nel sushi è uno spiacevole inconveniente, vi spieghiamo come riconoscerlo anche al ristorante giapponese.

Il sushi è un piatto tipico della cucina giapponese ma ormai universalmente apprezzato e molto amato anche in Italia, dove proliferano ristoranti e locali che servono questa specialità ai loro clienti. Ma ci si può fidare?

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Come riconoscere un verme nel sushi. Fonte: Instagram

Un verme nel sushi: come riconoscerlo al ristorante giapponese

Il verme del sushi ha un preciso nome scientifico, ovvero anisakis, da qui prende il nome dell'infezione anisakiasi. Il verme risiede solitamente nel tratto gastrointestinale dei mammiferi marini, ma può finire nel nostro sushi e causare grossi problemi di salute all'essere umano. L'anisakiasi non è l'unico pericolo, sul nostro pesce crudo è possibile trovare anche escherichia coli e stafilococco e consumandolo potremmo contrarre listeria e salmonella, ovvero altre infezioni di una certa gravità.

Come riconoscere un verme nel sushi? A volte è possibile riuscirci anche ad occhio nudo, ma più spesso è necessario utilizzare una semplice lampadina a infrarossi che ci permette di analizzare al meglio il nostro sushi. Bisogna prestare grande attenzione soprattutto al salmone, un tipo di pesce sempre molto delicato specie se consumato crudo o non cotto a dovere.

I sintomi dell'infezione da verme del sushi

Cosa succede quando ingeriamo il verme insieme al sushi? Generalmente la sintomatologia delle forme più gravi di un'infezione da anisakis si sviluppa dopo alcune ore dall'assunzione del pesce contaminato con nausea, vomito, diarrea e dolori addominali. I sintomi di una classica intossicazione alimentare, insomma. In alcuni casi, quelli più gravi, la sintomatologia può manifestarsi fino a sette giorni dopo con qualche linea di febbre, aumento dei globuli bianchi ed emorragie. Per verificare se soffriamo di infezione da anisakis è necessario sottoporsi ad alcuni esami come la gastroscopia o la duodenocolonscopia.

Come possiamo evitare di contrarre l'infezione mangiando il sushi? I ristoranti dispongono solitamente dell' abbattitore di temperatura che porta velocemente gli alimenti sotto i -20°C. La temperatura va mantenuta molto bassa per almeno 24 ore in modo da uccidere le larve. Il modo migliore per scongiurare problemi, ovviamente, è quello di consumare il pesce solo ben cotto ma in quel caso bisogna rinunciare al sushi. Se non vogliamo farlo, il consiglio è quello di consumarlo o acquistarlo in locali rinomati ed affidabili ricordando come si tratti appunto di un alimento crudo, cosa che comporta inevitabilmente l'aumento dei rischi di contrarre una seria infezione. Il consumo di pesce crudo è comunque sconsigliato a donne in gravidanza, anziani o persone che soffrono di patologie gastriche.

Ma cosa è il sushi? Letteralmente il termine 'sushi' significa aspro e si riferisce a una vasta gamma di cibi preparati con riso, al di fuori del Giappone invece viene inteso come pesce crudo con riferimento ad alcuni cibi in particolare come il maki, nigiri e il sashimi.

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