Elisa Isoardi in viaggio alla scoperta di Aosta, definita la Roma delle Alpi. Ecco il perché del nome attribuito alla cittadina. Gli scatti della conduttrice tv fanno impazzire il web. I dettagli e qualche retroscena su uno sfondo innevato.
In Italia anche la più piccola realtà cela miti e leggende. Capita dai paesini con poche anime fino alle metropoli, il Bel Paese pullula di tante sfaccettature iconiche che danno l'impressione di una continua riscoperta. Grazie ai social, fonte inesauribile di ispirazione, rimbalzano temi su cui può ruota poi l'immaginario collettivo. Il più delle volte sono le celebrità a dare risalto ai territori. L'ultima novità in tal senso la fornisce Elisa Isoardi, che dalle innevate Alpi ha fatto degli scatti che fanno il giro del web.
Elisa Isoardi in Valle d'Aosta: un territorio ricco di fascino
Le ultime foto postate dalla conduttrice tv sono state realizzate nell'incantevole scenario della Valle d'Aosta. Una regione davvero affascinante, che cela grandi storie e leggende. Da molti il capoluogo viene identificato come la Roma delle Alpi. Ma perché una piccola realtà come quella del nord Italia viene etichettata, nonostante la distanza siderale - non solo nelle dimensioni - in questo modo? La risposta è più semplice di quello che ci si aspetta. Andiamo a scoprirla subito.
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La Roma delle Alpi, così come viene chiamata la città di Aosta, prende il nome dagli innumerevoli resti di epoca romana. Un paradosso che trova risposta proprio nei monumenti e nei resti che, dall'epoca dell'imperatore Cesare, si trovano nel sito alpino. La città di Aosta, capoluogo della regione, rappresenta un’importante testimonianza dell’antica civiltà. Incredibile ma vero, è la seconda città dopo la Capitale con il maggior numero di resti romani visibili.
Le rovine della civiltà romana
La città di Aosta è situata al centro della regione e, dai suoi oltre 583 metri di altezza, sorge tra numerose rovine romane. Il capoluogo è stato fondato dai Romani e rappresenta un modello esemplare di urbanistica antica. È da qui che passava la via delle Gallie, strada consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia.
Per tale motivo controllare quest'area era fondamentale. Aosta divenne così un crocevia per i romani che transitavano per l'Italia settentrionale e l'Europa nord occidentale. Chissà se la nostra cara Elisa Isoardi, che ha approfittato del primo nevischio per andare in questi incantevoli territori, era a conoscenza del fascino e della storia di Aosta.
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