Esplorando il mondo dei giganti: un viaggio tra confezioni enormi e costi inaspettati nei supermercati americani
Andare a fare la spesa. Potrebbe sembrare un gesto quotidiano ordinario, eppure i supermercati si rivelano essere realtà diverse in ogni parte del mondo. In particolare, i prodotti e l'approccio che conosciamo in Italia durante le nostre sessioni di spesa risultano essere quasi unici nel loro genere a livello globale. Ma cosa rende così particolari i supermercati americani? Scopriamolo insieme!
Dimensioni fuori scala: prodotti giganti e prezzi sbalorditivi in America
La prima tappa di questa avventura è l'acqua minerale, dove ogni confezione costa circa 23 dollari. Maionese, olio d'oliva, tutte confezioni maxi. L'olio per friggere non è da meno, presentato in vere e proprie taniche! Addirittura lo zucchero raggiunge i 35 dollari! Anche i cetrioli sott'olio si presentano in una confezione famiglia, e i cereali? In un formato enorme! Per stuzzicare l'appetito, un gigantesco pacco di patatine fritte, sufficiente per un film che duri 10 ore! E non accontentandoci di uno, ne prendiamo due confezioni al prezzo di 45 dollari.
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La tradizione culinaria italiana e europea pone una forte enfasi sul consumo di alimenti freschi e di qualità. Mentre nella preparazione della pasta potremmo occasionalmente utilizzare un ragù confezionato, il formaggio che grattugiamo sopra è sempre fresco e mai conservato per due anni. Questo rispecchia l'importanza della freschezza e dell'autenticità nella nostra cucina. Al contrario, negli Stati Uniti, è comune incontrare prodotti preconfezionati, come i secchi da 15 kg di maccheroni al formaggio. Questi prodotti sono già pronti per l'uso, richiedendo solo l'estrazione della porzione desiderata e il riscaldamento al microonde. È probabile che tali contenitori siano in circolazione da almeno un mese, se non due o tre. Questo sottolinea una differenza fondamentale nell'approccio alla preparazione del cibo, dove la praticità spesso prevale sulla freschezza e sulla cura degli ingredienti.
Confezioni enormi, consumo eccessivo: il fascino dell'apparenza economica
Il tipo di produzione alimentare americana è assolutamente e quasi esclusivamente industriale, con costi delle materie prime che rappresentano solo una piccola parte del costo del prodotto finito. I prezzi possono essere allettanti, ma la qualità e la certificazione non sempre lo sono. La scelta sugli scaffali è davvero diversa rispetto ai prodotti a cui siamo abituati. Le corsie di passata di pomodoro e pelati a varie granulometrie sono sostituite da salse come marinara, alla Vodka e discutibili carbonare. In questo caso, il cibo di produzione industriale e cibo spazzatura sottolineano come il costo degli ingredienti sia marginale rispetto ad affitto, servizio, gestione, logistica, pubblicità e promozione.
Abbondare nelle porzioni, sia nella comunicazione visiva che nel servizio al tavolo o nelle porzioni self-service, offre al consumatore una sensazione di 'value for money', denaro ben speso. Quando il cliente si alza dal tavolo dopo un menu da $9,90, magari con cibi gustosi ma ricchi di grassi, sale e zucchero, è contento e ritorna volentieri. Anche nei supermercati, le confezioni gigantesche incoraggiano maggiori consumi: sembrano più convenienti, e ciò che avanza può essere facilmente scartato, poiché il costo è basso. In questo strano supermercato americano, la dimensione dei prodotti sembra essere in relazione diretta con la filosofia di 'più è meglio', trasformando l'esperienza della spesa in un viaggio tra prodotti giganti e prezzi stellari.
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