"Quanto ho speso per la colazione da Cracco": il prezzo della spremuta d'arancia è esagerato

Il celebre ristorante di Carlo Cracco a Milano non cessa di far discutere, stavolta per i prezzi esorbitanti della colazione. Scopriamo cosa c'è dietro alle cifre e alle reazioni sui social.

Non c'è dubbio che il ristorante di Carlo Cracco a Milano sia destinato a far parlare di sé, sia per la sua rinomanza che per i prezzi che propone. Il celebre chef, noto al grande pubblico per la sua partecipazione come giudice in Masterchef, ha il suo ristorante nella prestigiosa Galleria Vittorio Emanuele, nel cuore della città. Tuttavia, sono i costi associati alle esperienze culinarie offerte da Cracco a suscitare discussioni accese, soprattutto sui social network.

Il richiamo di Cracco a Milano: rinomanza e polemiche sui prezzi

L'attenzione mediatica non è nuova per il ristorante di Cracco; in passato, è stato lo scontrino della pizza Margherita a diventare virale, ma questa volta è il prezzo della colazione a sollevare polemiche. Il piano terra della Galleria ospita la caffetteria di Cracco, che, esteticamente, richiama i bar tradizionali milanesi. Molti si chiedono ora quanto costa fare colazione da Cracco, nel locale situato nella zona più chic di Milano.

La colazione da Cracco: tra costi e la spremuta d'arancia contestata

Per dare un'idea dei costi, una brioche viene 2,80 euro, il caffè 1,50 euro, l'acqua da 0,25 litri 2 euro. Per tre persone che consumano la colazione in piedi, la spesa totale ammonta a 14,90 euro. Tuttavia, i prezzi subiscono un notevole incremento se si sceglie di consumare la stessa colazione, ma seduti. In questo caso, la spesa aumenta a ben 50,90 euro, con la brioche che costa 3,80 euro, il cappuccino 5 euro, il caffè 3,50 euro, l'acqua minerale da 0,75 litri 8 euro e la discussa spremuta d'arancia che raggiunge la cifra esorbitante di 9 euro!

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Esempio di costi di una colazione da Cracco

 

La spremuta d'arancia, in particolare, sembra essere il punto focale delle discussioni sulla colazione da Cracco. Con un prezzo così elevato, molti si interrogano sulla giustificazione di tale spesa e sull'equilibrio tra la qualità del prodotto e il suo costo. La cifra di 9 euro per un bicchiere di spremuta d'arancia potrebbe risultare eccessiva per molti, considerando che si tratta di una bevanda comune e ampiamente disponibile a prezzi più accessibili altrove.

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Le reazioni sui social network non si sono fatte attendere, con molti utenti che esprimono stupore e incredulità di fronte ai costi elevati praticati dalla caffetteria di Cracco. Alcuni sostengono che il prestigio del locale giustifichi tali prezzi, mentre altri lo considerano un esempio di eccessiva esclusività.

Il dibattito sul costo della colazione da Cracco a Milano è acceso e polarizzato. Mentre alcuni sono disposti a pagare di più per l'esperienza di consumare cibo e bevande in un locale di alto livello, altri si interrogano sulla ragionevolezza di certi prezzi, in particolare per una spremuta d'arancia. La questione solleva riflessioni più ampie sulla percezione del valore culinario e su come la gastronomia di lusso si intreccia con le aspettative del pubblico.

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