Sanremo, la clamorosa esclusione di Totò: la canzone del Principe della risata non era all'altezza

Scopriamo insieme qualche curiosità legata al mondo della musica italiana. Chi avrebbe mai immaginato che il Festival di Sanremo avesse negato l'accesso a grandi artisti come i Jalisse e il Principe di Napoli, Antonio De Curtis, più noto come Totò? Scopriamo di più sulla questione.

I Jalisse e il Principe di Napoli: un destino simile all'Ariston?

E' da ben ventisette anni che i Jalisse non riescono a mettere piede all'Ariston, e sembra che un destino simile abbia toccato anche il Principe di Napoli. Sì, proprio lui, Totò, fu bocciato al Festival di Sanremo. Ma c'è di più, pare che nel 1960 Totò abbia deciso di abbandonare la giuria del Festival, dicendo "Non faccio l'uomo di paglia".

La storia raccontata dalla nipote di Totò

A portare alla luce queste vicende è stata Diana Buffardi, nipote di Totò. Racconta che nel 1954, la canzone "Con te" del suo zio fu bocciata dalla giuria già alla prima serata del Festival di Sanremo. Ma non è finita qui. Totò, in un'altra occasione, partecipò alla giuria e notò che le decisioni erano già state prese in anticipo. Indignato, decise di abbandonare il ruolo.

La "maledizione" del Festival di Sanremo

Queste storie potrebbero essere semplici voci, ma ci fanno riflettere sulla possibilità di una "maledizione" che affligge alcuni artisti al Festival di Sanremo. Siamo abituati a pensare che solo i Jalisse siano stati esclusi dall'Ariston per così tanto tempo, ma pare che anche il Principe di Napoli abbia subito lo stesso trattamento.

Ombre dietro il Festival di Sanremo

Nonostante il Festival di Sanremo sia un palcoscenico di grande prestigio, sembra che ci siano delle ombre dietro le quinte. Siamo sorpresi di scoprire che anche il Principe di Napoli ha avuto dei problemi con il Festival?

La storia di Antonio De Curtis, o Totò, è particolarmente sorprendente. L'aver abbandonato la giuria del Festival perché si era accorto che le decisioni erano già state prese in precedenza dimostra la sua integrità e il suo rifiuto di fare da "uomo di paglia". Un gesto che merita rispetto e ammirazione.

Il Festival di Sanremo: un'arte soggettiva

Il Festival di Sanremo è un evento molto atteso e seguito da milioni di persone, ma è importante ricordare che la musica è un'arte soggettiva e che ogni artista merita una chance di esprimersi. La diversità di stili e generi musicali arricchisce il panorama musicale italiano e internazionale.

E voi, cosa ne pensate di queste storie? Siete d'accordo sul fatto che ogni artista dovrebbe avere l'opportunità di esibirsi al Festival di Sanremo?

Sanremo, la clamorosa esclusione di Totò: la canzone del Principe della risata non era all'altezza
Sanremo, la clamorosa esclusione di Totò: la canzone del Principe della risata non era all'altezza


"La libertà di giudizio è il primo dei miei desideri", affermava il celebre Niccolò Machiavelli, e tale desiderio sembra attraversare il tempo, giungendo fino ai nostri giorni, nei corridoi dell'Ariston. La vicenda dei Jalisse, artisti esclusi per anni dalla kermesse canora più amata d'Italia, si specchia in quella, forse meno nota ma non meno significativa, di Antonio De Curtis, in arte Totò. Il Principe della risata, così come i coniugi Jalisse, ha assaporato l'amaro gusto dell'esclusione e della prevaricazione, quando nel lontano 1954 la sua canzone venne bocciata, e poi, in qualità di giurato, si trovò davanti a un verdetto già scritto. Queste storie ci ricordano quanto sia importante l'integrità e la trasparenza in ogni campo, anche in quello dello spettacolo, dove il talento dovrebbe essere l'unico vero giudice. Eppure, la storia si ripete, lasciando un'amarezza che va oltre la musica, toccando le corde sensibili della giustizia e della meritocrazia.

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