Lodi scottanti che distruggono l'autostima dei bambini: un problema nascosto che nessuno svela

Aiutare i propri figli a crescere e sviluppare una sana autostima è una delle priorità di ogni genitore, ma a volte, senza rendercene conto, le stesse parole che usiamo per lodarli possono finire per danneggiare la loro autostima. Scopriamo insieme quali sono queste lodi potenzialmente dannose e come evitarle.

Eloge eccessive: un doppio taglio

L'entusiasmo dei genitori nel vedere i successi dei propri figli può portare a complimenti e lodi eccessive. Dire al bambino che è il migliore di tutti o promettergli un futuro pieno di grandi conquiste potrebbe creare aspettative irrealistiche, che, se non soddisfatte, potrebbero portare a insicurezza e ansia. È fondamentale che la lode sia equilibrata, riconoscendo gli sforzi e l'impegno del bambino, anziché concentrarsi solo sui risultati.

Etichettare il bambino: un limite alla sua crescita

Un altro errore comune è quello di attribuire etichette ai bambini in base alle loro abilità o talenti. Chiamarlo "il migliore giocatore" o "l'artista" potrebbe limitare il suo universo di interessi e farlo sentire vincolato a quelle specifiche abilità. È importante evitare di mettere etichette sui bambini e invece incoraggiarli a esplorare diversi interessi e talenti.

Lodi con minacce: un mix pericoloso

Alcuni genitori, pur lodando il bambino, aggiungono un richiamo o una minaccia alla fine del discorso. Ad esempio, dire al bambino che ha fatto bene a ottenere un buon voto ma poi aggiungere che se non continuerà a studiare così bene in futuro, andrà male. Questo tipo di lode mista a minaccia può creare ansia e disperazione nel bambino, facendogli sentire che i suoi genitori non saranno mai soddisfatti di lui.

Lodi e pressioni per il futuro: un peso eccessivo

Molti genitori lodano il bambino ma poi aggiungono aspettative e pressioni per il futuro. Ad esempio, dire al bambino che ha fatto molto bene ma che ci si aspetta che faccia ancora meglio in futuro può essere un peso eccessivo per lui.

L'autostima dei bambini è un aspetto fondamentale per il loro sviluppo e benessere. I genitori svolgono un ruolo cruciale nel favorire la crescita di un'autostima sana, ma spesso le strategie utilizzate possono essere controproducenti. Le lodi inappropriati possono creare bambini insicuri anziché sicuri ed empatici.

Le lodi esagerate, le etichette, l'aggiunta di minacce e le pressioni per il futuro sono tutte trappole in cui potremmo cadere. È importante concentrarsi sul duro lavoro, la pratica e la dedizione del bambino, elogiandolo per le caratteristiche che desideriamo sviluppare, come la perseveranza, e non caricarlo di troppe aspettative.

Da genitori, dobbiamo aspirare al meglio per i nostri figli, ma senza farli sentire dei falliti in caso di insuccesso. E tu, quali strategie usi per favorire l'autostima dei tuoi figli?

Lodi scottanti che distruggono l'autostima dei bambini: un problema nascosto che nessuno svela
Lodi scottanti che distruggono l'autostima dei bambini: un problema nascosto che nessuno svela


"Non c'è cosa più difficile da gestire, più pericolosa da condurre, né più incerta nel suo successo, che prendere la guida nell'introduzione di un nuovo ordine di cose." - Niccolò Machiavelli.

Queste parole del grande pensatore rinascimentale sembrano risuonare con sorprendente attualità nel campo dell'educazione e dello sviluppo dell'autostima infantile. Se è vero che ogni genitore è il primo e più influente educatore del proprio figlio, è altrettanto vero che questa guida può essere disseminata di insidie e di conseguenze inattese.

Le lodi sono uno strumento potentissimo nelle mani di un genitore, ma come una spada a doppio taglio, possono ferire anziché incoraggiare se non usate con saggezza. La storia di Anna è emblematica: cresciuta in un'atmosfera di aspettative inflazionate, si è trovata a lottare contro mostri interiori generati da un'immagine di sé non corrispondente alla realtà.

Il compito di un genitore, quindi, non è solo quello di credere nelle potenzialità del proprio figlio, ma anche di aiutarlo a costruire una percezione di sé realistica e resiliente. Non si tratta di limitare le sue ambizioni, ma di fornirgli gli strumenti per affrontare le sfide e gli inevitabili fallimenti che la vita presenta.

Il libro di Ana Maria Sepe, "Riscrivi le pagine della tua vita", sembra essere una bussola preziosa per quei genitori che, consapevoli o meno, potrebbero aver già inciso troppo profondamente nel delicato terreno dell'autostima dei loro figli. È un invito a riflettere su come le parole e le aspettative possano plasmare, ma anche limitare, il futuro dei nostri bambini.

In un'epoca dove il successo è spesso misurato in termini di visibilità e riconoscimenti, ricordiamoci che la vera stima di sé nasce dal riconoscimento delle proprie capacità e limiti, e dalla capacità di affrontare la vita con coraggio e umiltà. Forse è giunto il momento di introdurre un nuovo ordine di cose nell'educazione dei nostri figli, uno che valorizzi l'essere più dell'apparire, il percorso più della destinazione.

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