Gli anni passano, il clima cambia, il nostro splendido pianeta è sempre più povero. Si devono trovare delle soluzioni più sostenibili in vari aspetti della nostra vita, anche in campo alimentare. Ed ecco che i discorsi sui cibi alternativi si fanno sempre più frequenti, andando a toccare varie opzioni più o meno credibili, dai grilli alla carne coltivata. E poi c’è anche la carne vegetale fatta con la stampante 3D: c’è chi l’ha comprata (pagandola 50 euro) e l’ha provata.
Dopo diversi anni di ricerche e test, una ditta israeliana è riuscita a creare una credibile alternativa alla carne. Grazie al suo sforzo, finalmente sul mercato è comparso qualcosa che possa essere seriamente paragonato alla carne vera sia in termini di sapore che in termini di aspetto e consistenza. Queste sono le premesse con cui questa speciale carne vegetale realizzata con la stampante 3D ha fatto la sua comparsa: ma le cose stanno davvero così?
50 euro per comprare la carne vegetale fatta con la stampante 3D
Trattandosi di una grande e potenzialmente rivoluzionaria novità, almeno inizialmente il suo prezzo non sarà particolarmente economico. Mirko Padoin ha acquistato una confezione di questa carne vegetale un anno fa, pagandola cinquanta euro. Non esattamente lo spuntino più economico, ma bisogna considerare anche il lavoro che c’è stato dietro alla creazione di questo cibo e l’obiettivo che si pone la ditta nel realizzarlo.
@mirkopadoin La carne vegetale creata con la stampante 3D! #carne #vegan #redefinemeat
Ad ogni modo, dopo averlo conservato per dodici mesi nel freezer (forse un po’ troppo), il pacco di carne vegetale fatta con la stampante 3D è pronto per essere consumato. Una volta tolta dall’involucro, la finta carne non ha esattamente un bell’aspetto: sembra un mattoncino rosa lucido sulla cui superficie è possibile notare le strisce lasciate dalla stampante durante la sua azione. Il profumo, invece, ricorda quello della carne in scatola più famosa.
Aspetto, consistenza e sapore: il giudizio finale
Dopo la cottura, Mirko ha deciso di condire la carne alternativa in modo molto semplice con olio e sale per poter assaporare al massimo il suo vero sapore. A seguito della rosolatura, l’aroma è diventato più simile a quello della carne. I pezzi sono diventati morbidi, con una consistenza realistica e il modo con cui si sfilacciano ricordano per davvero quello tipico della carne animale. Il test del gusto, però, lascia un po’ perplessi.
Il sapore non è intenso come si aspettava il ragazzo, che ha avvertito un retrogusto che ricorda i funghi o qualche altra pietanza vegetale. Il giudizio finale non è particolarmente positivo, ma non arriva la bocciatura che qualcuno si poteva aspettare. Se il futuro è questo, dice Mirko, non siamo poi messi così male. Si può quindi parlare di un successo, visto che alla fine si tratta di una miscela di proteine vegetali, farine e aromi materializzata con delle modernissime stampanti 3D.