La lotta senza fine di Carolyn Smith contro il cancro: un vero esempio di coraggio e determinazione

Immagina di lottare contro il cancro e di condividere la tua esperienza con il mondo, con l'intento di ispirare e sostenere gli altri. Questa è esattamente la storia di Carolyn Smith, coreografa e giudice di "Ballando con le Stelle", che ha fatto sentire la sua voce in occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro.

Carolyn Smith, oltre ad essere famosa per il suo ruolo a "Ballando con le Stelle", è conosciuta per la sua coraggiosa battaglia contro il cancro al seno, iniziata nel 2015. La 63enne ha voluto dare rilievo alla giornata dedicata alla lotta contro i tumori condividendo su Instagram alcune immagini toccanti della sua personale esperienza in ospedale.

Carolyn si trova in diverse situazioni ospedaliere, comprese quelle più difficili, e le sue immagini sono accompagnate da un appello aperto: "Oggi è il World Cancer Day. Una giornata importante per tutti noi per essere sensibili a questo fenomeno che colpisce troppe persone e famiglie. Dobbiamo sostenere la ricerca per combattere qualsiasi forma di cancro".

Carolyn Smith: una lotta senza tregua

La coreografa scozzese, amata in Italia da quasi un decennio, non si è mai arresa nella sua lotta contro la malattia. "Chi mi conosce bene NON MOLLO MAI!!!", ha dichiarato. Nonostante le difficoltà, Carolyn continua a portare avanti il suo lavoro con positività e a presentarsi in televisione anche quando sta male, perché "THE SHOW MUST GO ON!!!!".

Dance4Oncology: un progetto di Carolyn Smith

Carolyn Smith ha anche fondato Dance4Oncology, un progetto che offre lezioni di ballo gratuite per i pazienti oncologici, sia uomini che donne. Secondo la coreografa, il ballo può essere una terapia preziosa per affrontare l'esperienza del cancro. Nel suo post sui social, Carolyn ha invitato i suoi follower a donare per la ricerca, che può salvare la vita di molti.

Carolyn ha affrontato il cancro per la prima volta nel 2015, ma la malattia è tornata altre due volte e la lotta continua ancora oggi. Tuttavia, Carolyn non è mai sola: accanto a lei ci sono sempre amici, colleghi e soprattutto suo marito Ernestino Michielotto, detto Tino, con cui è sposata dal 1997.

Carolyn Smith: un esempio di coraggio

La storia di Carolyn Smith è un esempio di coraggio e determinazione nella lotta contro il cancro. La sua testimonianza ha ispirato molti e ha dimostrato che, nonostante le difficoltà, è possibile affrontare la malattia con serenità e positività. La Giornata Mondiale contro il Cancro è un'importante occasione per sensibilizzare l'opinione pubblica e sostenere la ricerca per trovare nuove cure e salvare vite umane.

La storia di Carolyn Smith ci ricorda quanto sia importante sostenere la ricerca contro il cancro e quanto sia potente il potere terapeutico della danza. Condividi la storia di Carolyn e aiuta a diffondere la consapevolezza sul cancro.

La lotta senza fine di Carolyn Smith contro il cancro: un vero esempio di coraggio e determinazione
La lotta senza fine di Carolyn Smith contro il cancro: un vero esempio di coraggio e determinazione


"Nella malattia e nella sofferenza, l'arte può diventare un rifugio per l'anima", un pensiero che si addice alla visione di Carolyn Smith, la quale ha trasformato il suo dolore e la sua lotta contro il cancro in un messaggio di forza e speranza. In occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro, la coreografa non si è limitata a condividere la sua esperienza personale, ma ha elevato il suo impegno a un livello superiore, fondando "Dance4Oncology". Questo progetto non è solo un invito a danzare per dimenticare il dolore, ma un vero e proprio atto di ribellione contro la malattia, che dimostra come la cultura e l'arte possano essere alleati preziosi nella lotta per la vita. Carolyn, con la sua energia indomita, ci ricorda che ogni gesto di sostegno alla ricerca è un passo verso la vittoria collettiva contro il cancro, e che il palcoscenico della vita va onorato con coraggio, fino all'ultimo respiro. "THE SHOW MUST GO ON", come dice lei, non è solo un grido di sfida, ma una promessa di resilienza che tutti noi dovremmo fare nostra.

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