Le terribili torture subite da Guillermo Mariotto: "Mi aspettavano sotto casa per picchiarmi"

L'infanzia è una fase che dovrebbe essere ricca di gioia e spensieratezza, ma per molti, come l'acclamato stilista italiano Guillermo Mariotto, essa può essere un periodo cupo e pieno di tormenti.

Mariotto, meglio conosciuto per il suo lavoro in Ballando con le Stelle, ha recentemente aperto il suo cuore al Corriere della Sera, gettando luce su un passato che molti ignoravano. Dietro il suo sorriso sempre presente, si nascondeva un'adolescenza segnata da pestaggi regolari e un isolamento profondo.

Un'infanzia di solitudine e tormenti

La famiglia di Mariotto, anziché essere un rifugio sicuro, era un'altra fonte di dolore. Le parole crudeli dei suoi genitori e di suo fratello hanno segnato profondamente la sua giovane mente. Cresciuto in Venezuela, Mariotto ha lottato con tutte le sue forze per sfuggire a quella realtà. L'unica nota positiva era sua nonna, che lo rassicurava dicendogli che non c'era nulla di sbagliato in lui, ma era l'ambiente in cui viveva ad essere viziato.

La tragica notizia del tredicenne di Palermo che si è suicidato ha risvegliato in Mariotto ricordi dolorosi di lacrime versate in solitudine nel bagno di casa. Conosce bene l'angoscia di sentirsi intrappolato, senza nessuno a cui chiedere aiuto. Nonostante tutto, Mariotto ha trovato la forza di combattere, affrontando i bulli che lo tormentavano a causa della sua presunta omosessualità.

La lotta di Mariotto contro il bullismo

Mariotto racconta di come i bulli lo aspettassero regolarmente sotto casa per picchiarlo. Ha imparato a fuggire, e scherza su come questo lo abbia reso forte nell'atletica. Ma la vera svolta è avvenuta quando ha deciso di reagire, affrontando i bulli e colpendoli più forte di quanto avessero fatto con lui. Da quel giorno, i bulli cambiavano strada appena lo vedevano.

Non passava inosservato il fatto che Mariotto fosse diverso, vittima di pregiudizi per il suo stile di vestire e per il suo successo nello sport. Questi fattori scatenavano l'ira dei bulli, che non potevano tollerare che un omosessuale fosse così forte. In tutto questo, la figura di sua nonna Leonor emergeva come un faro di speranza, l'unica persona che lo incoraggiava a lasciare quel luogo di tormento.

Una nuova vita in California

Seguendo il consiglio della nonna, Mariotto si è trasferito in California, un luogo che si è rivelato essere un'oasi di libertà. Qui si è laureato al College of Arts in disegno industriale e ha intrapreso la sua brillante carriera nel mondo della moda. Nonostante il successo e il costante sorriso sulle labbra, non dimentica mai il dolore dell'adolescenza.

La storia di Guillermo Mariotto è un inno alla resilienza e alla forza di volontà. Nonostante le avversità, ha saputo trasformare il dolore in un trampolino per il successo. È un monito sull'importanza della compassione e della comprensione, perché dietro un sorriso può celarsi un mondo di sofferenza.

La vita di Mariotto è un triste promemoria delle difficoltà che molti giovani affrontano a causa del bullismo e dell'isolamento. È fondamentale riconoscere che la violenza e l'intolleranza non hanno spazio nella nostra società. L'esperienza di Mariotto dovrebbe incoraggiarci a lavorare per un mondo più sicuro e inclusivo, dove ognuno è rispettato per quello che è.

Un messaggio di speranza

"Il dolore è una parte inevitabile della vita. Soffriamo perché ci importa, perché ci sono persone che ci importano. E anche se il dolore può sembrare insopportabile, è solo una testimonianza dell'amore che proviamo." Le parole di Guillermo Mariotto ci ricordano che ogni individuo può affrontare sfide personali e che il potere delle parole e delle azioni negative non va mai sottovalutato. Dobbiamo essere consapevoli dell'impatto che abbiamo sugli altri e lavorare insieme per creare un ambiente di accettazione e sostegno reciproco.

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